Il documento reso finalmente disponibile nel giorni scorsi dal’Istituto superiore di sanità, rivela in modo ufficiale le perplessità del massimo organismo sanitario nazionale su una indagine epidemiologica che già era stata oggetto di severe critiche da parte di altre istituzioni pubbliche come l’istituto dei tumori di Genova.
Genera stupore che questo documento prodotto da un organismo super partes e di tale autorevolezza fosse già disponibile prima del sequestro dell’impianto.
E’ bene inoltre ricordare, che da molti mesi non vengono pubblicati report sulla qualità dell’aria nel savonese. L’ex presidente della Regione Liguria Burlando aveva testualmente detto che dal fermo della centrale non si era verificato alcun cambiamento significativo nella qualità dell’aria.
Appare evidente che tutte le fonti concordano nel ridimensionare enormemente l’impatto ambientale della centrale di Vado Ligure, ad eccezione della perizia di parte della Procura la cui validità scientifica è messa in dubbio dagli stessi istituti dello Stato come dimostrato dal documento ora reso accessibile a distanza di oltre due anni.