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I dati che sono stati raccolti da quelli resi disponibili dalle centraline ARPAL sul sito Ambiente Liguria della Regione Liguria dove compaiono i dati di tutta le rete di rilevazione regionale.
Nello specifico raccolgono i dati per le SO2 ovvero i biossidi di zolfo. Per i biossidi di zolfo la direttiva 2008/50/CE recepita dal Dlgs 155/2010 stabilisce che valore limite di SO2 entro il quale rimanere per la tutela dell’ambiente e della salute è come media giornaliera 125 ug/m3 (con limite orario massimo di 350 ug/m3 ) mentre il limite di allarme è 500 ug/m3 così come riportato negli allegati alla legge XI e XII.

I dati sono raccolti si riferiscono all’arco temporale dal 1 aprile 2013 al 31 marzo 2014 e inglobano al loro interno alcuni elementi di valutazione rilevanti in quanto nell’arco di questi dodici mesi la Centrale di Vado Ligure ha subito tre lunghe interruzioni, ovvero tre periodi di chiusura totale dei gruppi a carbone (agosto 2013, dal 28 dicembre 2013 al 19 gennaio 2014 e infine il terzo in atto dopo il provvedimento della magistratura dall’ 11/3/2014)
La comparazione permette di comparare la situazione di Vado e Quiliano con altre anche molto distanti (es. Albenga)
oltreché con i limiti di legge comunitari in vigore.