In questo contesto industriale si colloca l’odierna centrale termoelettrica di Vado Ligure, realizzata dalla società ENEL tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Originariamente era costituita da quattro sezioni termoelettriche a vapore da 330 MW alimentate ad olio combustibile e carbone, denominate sezioni 1, 2, 3 e 4. Alla fine degli anni Novanta le sezioni 3 e 4 della Centrale, sono state oggetto di significativi lavori di ambientalizzazione. Sono stati adottati sistemi di trattamento fumi tra cui un sistema catalitico per la rimozione degli ossidi di azoto (DeNOx), filtri elettrostatici (EP) ad elevata efficienza per la captazione delle polveri e un sistema di desolforazione dei fumi (DeSOx).
Nel gennaio 2003, per effetto della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, la Centrale è stata acquistata da Tirreno Power S.p.A.. La nuova Società ha dato immediato avvio alla progettazione esecutiva della trasformazione in gas naturale dell’alimentazione dei gruppi 1 e 2 il cui iter autorizzativo si era concluso l’anno precedente. La nuova sezione a ciclo combinato da 760 MW (sezione 5) è stata costruita tra il 2005 ed il 2007 ed è entrata in esercizio nel secondo semestre 2007.
Nel giugno 2016, Tirreno Power Spa ha deciso di abbandonare definitivamente la produzione di energia elettrica da carbone. Contestualmente, la Società ha avviato un progetto di reindustrializzazione delle aree rese disponibili nel sito di Vado Ligure, al fine di favorire l’insediamento di nuove aziende che possano offrire occupazione e sviluppo al territorio.