Le informazioni e i dati forniti dal SGA, sono stati di seguito utilizzati per descrivere le prestazioni ambientali della Centrale. Allo scopo sono stati impiegati gli indicatori chiave previsti dal Regolamento CE 1221/2009, scelti tra quelli pertinenti con gli aspetti ambientali del sito. Con riferimento al citato Regolamento, allegato IV, punto C, non è stata sviluppata la tematica relativa alla Biodiversità, in quanto nella valutazione degli aspetti ambientali, tale aspetto è stato considerato non significativo.
Il confronto temporale dei dati è stato sviluppato sugli ultimi tre anni, al fine di valutare eventuali trend dei parametri utilizzati come indicatori ambientali.
Gli indicatori impiegati sono composti da:
I) un dato A che indica il consumo/impatto totale annuo
II) un dato B che indica la produzione lorda annua di energia elettrica
III) un dato R che rappresenta il rapporto A/B.

Efficienza energetica

Uno dei principali obbiettivi della Direzione di Centrale è quello di massimizzare l’efficienza termica delle unità produttive in ogni condizione di esercizio.
Ciò, oltre agli ovvi vantaggi economici, ha anche riflessi positivi ai fini ambientali. Per esprimere tale prestazione ambientale è stato adottato l’indicatore descritto nella tabella seguente.

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Il grafico evidenzia una sostanziale stabilità dell’efficienza energetica per tutte le sezioni termoelettriche.

Efficienza dei materiali

I combustibili costituiscono la materia prima del processo di produzione di energia elettrica ed i loro consumi sono soggetti ad un costante monitoraggio. La Centrale utilizza però anche altre sostanze e prodotti di largo consumo per tutte le attività di servizio connesse al funzionamento delle sezioni elettriche, quali ad esempio calcare ed ammoniaca per il trattamento dei fumi delle unità VL3 e VL4, soda e acido cloridrico per la rigenerazione delle resine a scambio ionico (utilizzate per la demineralizzazione dell’acqua), ipoclorito di sodio per la clorazione delle acque di raffreddamento, acido cloridrico e calce per il trattamento delle acque reflue industriali.
Nella tabella seguente sono riportati gli elementi utilizzati per determinare gli indicatori relativamente alla prestazione ambientale in esame.

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L’utilizzo degli indicatori è limitato ai prodotti più utilizzati, ovvero a:

  • ammoniaca
  • calcare
  • acido cloridrico
  • calce
  • idrossido di sodio
  • ipoclorito di sodio

Per quanto riguarda l’ammoniaca e il calcare, la produzione di energia elettrica presa in considerazione è esclusivamente quella di VL3 e VL4, in quanto tali prodotti sono utilizzati solo per tali sezioni.

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Come si può osservare, il consumo di prodotti chimici di massa, nel periodo preso in esame, conferma un andamento variabile e non sempre facilmente correlabile con quello dell’energia prodotta. Alcuni prodotti chimici hanno infatti un consumo di tipo stagionale (ad esempio l’ipoclorito di sodio) o connesso a cicli di manutenzione, pertanto risulta difficile correlarli in modo lineare alla produzione di energia.
Per quanto riguarda il consumo di calce ed in parte anche di acido cloridrico e soda, l’aumento del consumo specifico, registrato nel corso dell’ultimo anno, è stato determinato dalla fase di collaudo e dalla successiva entrata in servizio di una nuova sezione dell’impianto TSD dedicata all’ottimizzazione della qualità delle acque di scarico (vedi obiettivo di miglioramento EMAS n° 50). Per quanto riguarda l’ammoniaca si evidenzia che il consumo specifico è sostanzialmente stabile, mentre il consumo di calcare può variare in funzione del contenuto di zolfo nel combustibile e della media annuale di emissione di anidride solforosa delle sezioni VL3 e VL4 alimentate a carbone.

Acqua

La Centrale effettua un costante monitoraggio dei suoi consumi idrici, nel grafico seguente è riportato l’andamento del consumo di acqua prelevata dall’acquedotto espresso in quantità assoluta (migliaia di metri cubi prelevati in un anno) ed in rapporto all’energia prodotta (consumo specifico prelievi di acquedotto). Nella tabella seguente sono riportati gli elementi utilizzati per determinare gli indicatori relativamente alla prestazione ambientale in esame.

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L’andamento dei prelievi idrici nel triennio in esame e il relativo consumo specifico dimostra un sostanziale miglioramento delle prestazioni ambientali. Tirreno Power ha infatti incrementato notevolmente il recupero delle acque meteoriche contribuendo a ridurre conseguentemente l’acqua prelevata da acquedotto.

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Rifiuti

Nella tabella seguente sono riportati gli elementi utilizzati per determinare gli indicatori relativamente alla prestazione ambientale in esame.

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Per la definizione dell’indicatore chiave di cui al grafico n° 11a sono stati considerati solo i rifiuti la cui produzione è correlabile con l’energia elettrica prodotta, ovvero ceneri e gessi. Dall’analisi del grafico si evidenzia una sostanziale costanza della produzione specifica di tali rifiuti. La Centrale ha sviluppato da tempo una politica di ottimizzazione nella gestione dei rifiuti sia all’interno del sito che per quanto attiene alla loro destinazione finale, privilegiando, ove possibile, il ricorso a forme alternative allo smaltimento in discarica. Nel grafico seguente sono riportati gli andamenti delle percentuali di rifiuti recuperati rispetto alle quantità totale di rifiuti alienata (somma dei rifiuti smaltiti e recuperati) nell’ultimo triennio. I rifiuti sono stati aggregati in macrocategorie e per tipologie omogenee (ceneri da carbone e gessi, altri rifiuti non pericolosi, rifiuti pericolosi) al fine di evidenziare meglio i risultati raggiunti.

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Relativamente alla categoria “ceneri e gessi”, nel triennio in esame si conferma il 100% di rifiuti recuperati, mentre per i rifiuti non pericolosi si riscontra un trend di crescita significativo. Per quanto concerne i rifiuti pericolosi, si osserva in generale una maggiore variabilità dei risultati raggiunti sulle percentuali di rifiuti recuperate su base annuale in quanto le tipologie e le quantità di rifiuti pericolosi prodotti possono variare sensibilmente di anno in anno in relazione alle attività di manutenzione svolte. Ad esempio, nell’anno 2012 si è osservata una sensibile diminuzione delle quantità di rifiuti pericolosi prodotti ed una quota apprezzabile degli stessi è stata avviata a recupero rispetto a quella dell’anno precedente.

Emissioni

Nella tabella seguente sono riportati gli elementi utilizzati per determinare gli indicatori relativamente alla prestazione ambientale in esame.

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Dai grafici n° 12 si conferma la tendenza alla diminuzione delle emissioni specifiche dei parametri monitorati, soprattutto per i parametri Polveri (VL3 e VL4) e NOX (VL5).
Nel grafico n° 13 viene illustrato l’andamento negli anni delle emissioni ponderali di SO2, NOX e polveri, rapportate al valore limite equivalente, per tutto l’impianto. Il valore limite equivalente di un inquinante, espresso anch’esso in peso (t), esprime la quantità dello stesso che, a parità di combustibile bruciato, sarebbe emessa in atmosfera, se la concentrazione fosse quella pari al limite di legge vigente nel periodo considerato. I limiti equivalenti di SO2, NOX e polveri, sono stati calcolati prendendo in considerazione i valori limite di emissione corrispondenti.

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Come si può osservare dal grafico precedente le emissioni ponderali rilevate si confermano sempre più basse di quelle calcolate in base al limite equivalente. Si evidenzia in particolare le buone prestazioni relative al parametro polveri anche a seguito della riduzione del limite di legge da 50 a 35 mg/Nm3 per l’anno 2012. Nei grafici seguenti si riportano invece le quantità di CO2 emesse rispettivamente dalle sezioni VL3 – VL4 e dalla sezione VL5, nell’ultimo triennio e l’andamento dell’emissione specifica di CO2 calcolata sulla base dell’energia prodotta.

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Dai grafici emerge una sostanziale stabilità dell’emissione specifica sia per le sezioni VL3 – VL4 sia per l’unità a gas naturale VL5. Oltre all’emissione diretta di CO2 in atmosfera, la normativa prevede il controllo di altri gas ad effetto serra sia direttamente prodotti nella combustione sia derivanti da eventuali perdite ed emissioni fuggitive da serbatoi e circuiti di apparecchiature che li contengono (metano, protossido di azoto, PFC, HFC, SF6). Per quanto riguarda i gas della famiglia dei Perfluorocarburi, si escludono contributi dalla Centrale in quanto non risulta essere presente in Centrale tale classe di sostanze. Si ritiene pertanto non applicabile la valutazione dell’indice di prestazione ambientale relativo a tale parametro.

Relativamente ai gas denominati Idrofluorocarburi (HFC), tali sostanze sono presenti solo nei sistemi di condizionamento, sottoposti a verifiche e controlli secondo la normativa vigente. Si ritiene pertanto assolutamente trascurabile l’emissione in atmosfera di questa classe di gas e quindi non applicabile la valutazione dell’indice di prestazione ambientale relativo a tale parametro. In Centrale è presente un quantitativo di Esafluoruro di zolfo (SF6) utilizzato in alcune apparecchiature elettriche come isolante in quanto, per le sue particolari proprietà, consente la realizzazione di impianti compatti. Il controllo di queste apparecchiature viene effettuato da ditte specializzate.

Si ritiene assolutamente trascurabile l’emissione in atmosfera di questo gas e pertanto non applicabile la valutazione dell’indice di prestazione ambientale relativo a tale parametro. Con riferimento al Metano ed al Protossido di azoto, nelle campagne di caratterizzazione dei microinquinanti eseguite nel 2012 su tutte le sezioni della Centrale, i valori di emissione di tali sostanze sono risultati sempre inferiori al limite di rilevabilità. Pertanto si ritiene non applicabile la valutazione dell’indice di prestazione ambientale relativo a tale parametro.