Centrale di Vado Ligure e Quiliano. Il contesto  industriale.

La centrale di Vado Ligure e Quiliano sorge in un’area che, fino agli anni ’70, è stata a fortissima vocazione industriale. Tra gli inizi del 1900 ed i giorni nostri, nel territorio di Vado Ligure infatti si sono sviluppate numerose industrie, per lo più ubicate lungo il torrente Segno, come ben riportato nel libro di Nello Cerisola “Storia delle industrie savonesi”.

Il libro, pubblicato nel 1965, fa un excursus sulle maggiori industrie dell’epoca situate nell’area e delinea una realtà fatta di industrie per la lavorazione e lo stoccaggio di prodotti petroliferi, fonderie e lavorazione di materiali, industrie chimiche, acciaierie, ceramiche, argille e caolini, colorifici, e aziende per la lavorazione sia del carbone (cokerie) che di olii per trasformatori, vista la presenza di un porto attrezzato per lo sbarco delle materie prime. Le società che si sono succedute negli anni, fino al boom industriale avvenuto dopo la seconda guerra mondiale hanno fatto di Vado Ligure un polo di riferimento per l’installazione di stabilimenti sia di grandi società italiane che internazionali.

Sono state impiantate a Vado Ligure anche società pioniere in Italia per la lavorazione dell’azoto sintetico da utilizzare per l’agricoltura e la fabbricazione dell’ammoniaca sintetica e i suoi derivati, come la Società Anonima Azogeno poi trasformatesi in APE Elettrochimica Ligure S.p.A.
Il numero di addetti nelle attività industriali di Vado Ligure arrivava ad alcune migliaia di addetti.

In quest’ambito industriale,  la Centrale di Vado Ligure ha iniziato la sua attività nel 1970  in  un piano di potenziamento delle capacità di generazione elettrica del Paese .  La Centrale  di proprietà fin dalla sua costruzione dell’ENEL  ha operato  con quattro gruppi alimentati ad olio combustibile  e carbone.  Dal 2003 la proprietà della Centrale è di Tirreno Power  S.p.A. società nata dalle privatizzazioni del settore elettrico. L’assetto attuale  vede due gruppi alimentati a carbone da 330 MW  ciascuno e un gruppo a metano con potenza di 760 MW entrato in esercizio nel 2007. Attualmente  occupa circa 500 persone  tra dipendenti e indotto.